La crisi economica ha colpito anche il settore delle libere professioni. Dati ufficiali dimostrano un calo degli iscritti agli ordini professionali . Le incertezze sul futuro, ma anche il basso fatturato e gli incerti incassi, gli ingenti costi, spesso impediscono a giovani volenterosi di buttarsi in questa avventura.

Infatti, spesso, ottimismo ed entusiasmo da soli non bastano. Molte sono le difficoltà che un giovane trova quando decide di affacciarsi alla professione, e i mezzi di finanziamento sono un problema da non sottovalutare.

Fino ad ora,  per i professionisti non era possibile partecipare a bandi per ottenere finanziamenti,  sia a fondo perduto, che misti. Infatti, la figura del professionista non era assimilata a quella dell’imprenditore e, dunque, non aveva accesso a nessun tipo di strumento finanziario concesso all'Unione Europea.

Finalmente l’Europa  ha deciso di avvicinarsi al mondo delle libere professioni, equiparando il professionista all'imprenditore e,  di conseguenza, estendendo la facoltà di accedere ai fondi europei, inserendoli nel prossimo action plan 2014/2020. Saranno proprio i giovani professionisti  a poter beneficiare maggiormente di questo grande cambiamento: sono stati stanziati 2,3 miliardi di euro da erogare entro il 2020 per favorire competitività, innovazione, ricerca e soprattutto internazionalizzazione.

Saranno le Regioni che dovranno recepire questi piani rendendoli realtà e sarà pertanto importante vigilare per fare in modo che le lungaggini burocratiche e amministrative non allunghino troppo i tempi, e che questo cambiamento non rimanga ancora a lungo solo una vana speranza.

I fondi e le autorizzazioni ci sono, l’entusiasmo non manca, restiamo ottimisti su una rapida evoluzione, infatti sembra che l’arrivo dell’estate possa portare con sé anche i primi bandi.